sabato 30 maggio 2015

I superpoteri di Nudibranco Kid

Glaucus atlanticus - Wikipedia CC
Fantastica questa miniserie della National Geographic, con le creature più strabilianti e commenti divertentissimi. Qui abbiamo un karate kid del mare, un Nudibranco speciale.

WORLD WEIRDEST.
I SUPERPOTERI DI NUDIBRANCO KID!

Nudibranchi li conosciamo tutti; sono lumache marine dalle più diverse forme, taglie ecolori, ma soprattutto... hanno dei superpoteri!
Sì, superpoteri.
Questo in particolare, che nuota a pelo d'acqua, è il Glaucus atlanticus. Come noi sub, è capace di fluttuare sull'acqua mantenendo un assetto neutro; ingerisce grosse quantità di aria che trattiene poi in sacche dello stomaco, e galleggia così come un palloncino.
Ma il suo superpotere più eccezionale è un altro. Sta lentamente avvicinando la sua preda: la caravella portoghese, la Physalia physalis, un velenosissimo idroide coloniale.
La Physalia dispone di cellule urticanti - le nematocisti - che utilizza per paralizzare le sue prede; col suo veleno può uccidere un piccolo pesce, e recare punture dolorosissime ad un uomo adulto.
Il Glaucus atlanticus è immune al veleno della Physalia.
Pur essendo la Physalia fino a 50 volte più grande del piccolo Nudibranco Glaucus atlanticus quest'ultimo si attacca ai tentacoli velenosi e se li mangia, ingerendo anche le nematocisti. E si protegge dalle punture con uno spesso strato di muco che scorre dalla bocca attraverso tutto l'apparato digerente.
Quello che non strozza ingrassa, si dice dalle nostre parti. E quello che non uccide un Nudibranco, lo rende più forte!
Non solo, ma come moltissimi altri Nudibranchi, il Glaucus atlanticus è in grado di trasferire le nematocisti dal proprio intestino alla propria pelle attraverso un meccanismo non ancora del tutto chiaro alla scienza, impiegandole per la propria difesa.
Ecco allora che il Nudibranco Glaucus atlanticus diventa a sua volta velenoso, e il povero pesce lima che tenta di morderlo nel video riceve una severa bruciatura ai tessuti della bocca.
Glaucus atlanticus è una piccola specie cosmopolita, lunga solo 3 cm. Abita tutti e tre i principali oceani, conduce vita planctonica e vive in mare aperto; la sua capacità di nuoto attivo è limitata a piccoli spostamenti locali.
Natura spettacolare!

mercoledì 28 gennaio 2015

SPIAGGE SPORCHE SPIAGGE PULITE. Questione di prospettive.

banquettes di Posidonia oceanica
©Gerardgiraud CC-BY
I concetti di "sporco" e "pulito" in scienze naturali non hanno la stessa valenza che nel mondo umano, e di sicuro sfuggono all'ovvio.
Guardando una bella spiaggia ripulita, arata e pettinata all'inizio della stagione balneare oppure, in un'altra situazione, osservando un'altra spiaggia ricoperta di alghe o foglie di Posidonia spiaggiate, ci siamo mai chiesti: ma questa spiaggia è pulita? E quell'altra è davvero sporca?
E come deve essere un litorale sano?

Il litorale sano è quello non ripulito dal materiale biologico. Vi si devono vedere materiali biologici spiaggiati: alghe, parti  di posidonia, resti di conchiglie variamente logorate dalla risacca. Ma anche foglie, semi, e tronchi.

Il materale spiaggiato stabilizza il litorale, evita che ad ogni onda il mare porti via la sabbia, e anzi ne favorisce il depositarsi; in una parola, tutto ciò che di naturale il mare porta alla terra evita l'erosione della costa, in un processo del tutto naturale.  Soprattutto, quelle che molti considerano sporcizia e cioè le masse di foglie di Posidonia, le famose banquette, che dopo qualche giorno puzzano, sì, perché bio-attive, sono importanti perché oltre a stabilizzare la sabbia, forniscono apporto di materia organica, garantendo un importante flusso di materia ed energia tra mare e terra.    
I sistemi ecologici sono aperti nonché dinamici, e l'interscambio contribuisce alla persitenza.
Non pensiamo in termini di estetica umana, ma in termini di funzionalità ecologica!

Trovo davvero poco attraenti le spiagge preparate per l'estate, ripassate col pettine ogni santo giorno, rimuovendo si plastica e rifiuti, ma anche ogni traccia di materiale biologico che il mare porta. Esse equivalgono ad una desertificazione del litorale che corrisponde ad una progressiva erosione e ad un impoverimento biologico.
E se pure le si vuole pulire in onore dei bagnanti, lo si faccia solo nei 2 mesi clou della stagione estiva; ma che si lascino in pace il resto dell'anno, così da permettere ai cicli di materia ed energia di compiersi.

tronco spiaggiato al Circeo
©AnnalisaTassini


    Anche i tronchi sono importanti veicoli di materia ed energia; tanto più interessanti quando si pensa che essi provengono dalla terraferma e una volta morti e trasportati dai fiumi al mare, rilasciano in mare parte del loro carico biologico, per poi essere restituiti alla terra per l'ultima decomposizione, quella più difficile di tutte: lo sminuzzamento e trasformazione in materia inorganica della cellulosa e della lignina, che solo pochi organismi riescono a fare.
I tronchi sono così importanti ed il loro spiaggiamento è in certe zone così massiccio e costante per vicinanza di foci di corsi d'acqua e particolari giochi di correnti, e su di essi si innestano tali complesse reti ecologiche, che in ecologia marina essi caratterizzano delle vere comunità biologiche ben definite, dette appunto "facies dei tronchi d'albero spiaggiati".
C'è dietro a questi temi un grande lavoro per risolvere la questione, che in alcune zone molto abitate solleva problematiche molto "umane" e costringe a gestire la risorsa "spiaggiato", ma la consapevolezza del pubblico è ancora scarsa.

E allora se non bastasse la rilevanza ecologica a farci amare le spiagge non ripulite dal materiale organico, c'è l'indubbia bellezza e poesia delle conchiglie multicolori variamente erose dalla risacca che si spiaggiano insieme ai vegetali, e la fantasia dei rami contorti e levigati dal sale, che ispirano anche forme d'arte.

Con questi reperti, il mare ci parla di sé.

giovedì 13 novembre 2014

DOCUMENTARI. FORMA E CONTENUTI. 1° puntata.

Ma secondo voi le parole sono importanti?
E si devono attenere ai contenuti e alla realtà delle cose?
In molti documentari si sentono dire delle imprecisioni a volte rischiose; rischiose perché possono dare informazioni fuorvianti. Soprattutto perché in molti casi i documentari sono realizzati da amateur del settore scientifico, che quindi si limitano a girare immagini estetiche e a scrivere i commenti attingendo qua e là informazioni da fonti di dubbia origine.
I documentari quindi, bello guardarli, soddisfano la nostra sete di bellezza e spesso si impara molto, ma occorre sempre prestare un orecchio ed un occhio critico.

Le parole sono tutto, e le informazioni scientifche devono essere espresse con la giusta terminologia e la giusta costruzione sintattica, senza essere pesanti, ma senza essere troppo semplicistici. Ed i contenuti devono essere scientificamente corretti, se no è meglio fare film.
Semplificare non vuol dire banalizzare né dire cavolate.
Un po' di precisazioni su alcuni animali di barriera, che ho sentito nominati su RAI 3, poco fa:

1)  FISIOLOGIA. I pesci pagliaccio non sono immuni al veleno delle attinie, ma si proteggono dalle punture dell'anemone ricoprendosi del muco prodotto dall'attinia stessa, strusciando ripetutamente il proprio corpo alla base dei tentacoli. Questo comportamento è il frutto dell'evoluzione.

2)  SISTEMATICA. Quel pesce di barriera che spesso viene chiamato "trombetta" in realtà in italiano si chiama "pesce flauto"! Il bello è che non viene fatta nemmeno la traduzione letterale del nome. Infatti in inglese si chiama pipefish, e pipe si traduce con "tubo, piffero, canna, conduttura", ma di certo non con "trombetta". I pesci flauto (ne esistono varie specie) sono tropicali, e appartengono allo stesso Ordine sistematico dei cavallucci marini e dei pesci ago, e cioè i Signatiformi, e sono inclusi nella Famiglia Fistularidi.

Invece quello che in italiano si chiama effettivamente "Pesce trombetta" (Macroramphosus scolopax) è un pesce atlantico-mediterraneo, ama le acque fredde e con poca luce e infatti si trova a profondità superiori ai 50 m; appartiene anch'esso all'Ordine dei Signatiformi, ma alla Famiglia Centriscidi.

3)  EVOLUZIONE. La natura non dota nessuno di niente. Le cosiddette "dotazioni" sono strutture anatomiche, comportamenti, sostanze chimiche, processi fisiologici, ecc. che le specie EVOLVONO di generazione in generazione, molto spesso sotto l'azione della selezione naturale o altre volte a causa delle altre forze evolutive; ed in genere ad un costo abbastanza elevato in numero di individui che non si riproducono o che addirittura muoiono. Quindi le cosiddette "dotazioni" non cadono dal cielo ma sono in realtà conquiste evolutive biologicamente molto costose!

In generale, la natura non è una persona, non è un'entità, non è un extraterrestre, non è una divinità, non ha coscienza né volontà. La "Natura" è l'insieme degli organismi animali e vegetali esistenti ed esistiti, dei luoghi fisici dove essi vivono, dei processi ecologici, evolutivi, atmosferici, climatici, geologici, orogenetici ecc. E' un nome collettivo e non dirige azioni. E' semmai il frutto dell'evoluzione.
E soprattutto, la natura è l'oggetto di studio della scienza, le sue componenti sono misurabili e sono statisticamente analizzabili.

mercoledì 18 giugno 2014

La natura è spettacolo. BLOOM ALGALI SOTTO AI GHIACCI ARTICI.

Una meravigliosa video-animazione sui bloom algali, le esplosioni di fitoplancton, in acque Artiche. Essi avvengono anche in acque fredde, ricche di nutrienti. E sostengono importanti reti alimentari, che si estendono fino alle nostre latitudini.

VIDEO  By NASA/Goddard Space Flight Center (Goddard Multimedia) [Public domain], via Wikimedia Commons

La nave Guardacosta Cutter Healey naviga a nord dell'Alaska.
  • Essa trasporta uno strumento che raccoglie campioni ad intervalli fissi di profondità tra 6 piedi (1,8 m) e 490 piedi (147 m). 
  • I pallini rappresentano i punti di raccolta dei campioni; i cubi sono punti di raccolta sotto ai ghiacci.
  • I colori rappresentano le varie concentrazioni di fitoplancton a varie profondità. Dal rosso, più concentrato, al violetto, meno concentrato. Il piano colorato segue la rotta della nave.
  • Le più alte concentrazioni di plancton vengono trovate vicino alla superficie.
  • E il fitoplancton cresce rigoglioso nelle acque ricche di nutrienti sotto ai ghiacci.
  • I ricercatori hanno osservato che le popolazioni di fitoplancton raddoppiano di numero più volte nella giornata.
  • Questi tassi di crescita sono tra i più e levati mai misurati in acque polari.

mercoledì 14 maggio 2014

SNORKELING CIRCEO - WORLD OCEANS DAY

  In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani che si festeggia ogni anno l' 8 giugno, quest'anno Natura Esperire si unisce ai festeggiamenti, con un evento di 2 giorni sulla conoscenza del  mare, la sensibilizzazione ai suoi problemi di conservazione e tutela e taaaaanto divertimento in acqua!
L'evento, del tutto gratuito e rivolto a tutti, si svolgerà il 7 e l' 8 giugno prossimi nelle acque di San Felice Circeo, in provincia di Latina.
La mattinata scorrerà con uscite di snorkeling guidate dalla biologa marina che si susseguiranno ogni ora, mentre il pomeriggio ci si ritroverà in paese per una rilassante chiacchierata sul  mare, osservazione di materiale marino spiaggiato, consigli sulla tutela dell'ambiente marino, foto, mini-quizz ecc.
L'evento è segnalato anche sul sito del World Oceans Day, ed è stato il primo ad essere registrato per l'Italia!
Leggete più info al link-evento su facebook! SNORKELING CIRCEO - WORLD OCEANS DAY
Vi aspetto!!

If you are in holiday in Italy, Roma or nearby, if you like snorkeling, if you enjoy spending your free time on the beach or swimming in the sea, this event is for you!!

On next 7th and 8th of June, free guided snorkeling tours during the World Oceans Day! Get more info here!



venerdì 31 gennaio 2014

Città e... gas mefitici! Come ciascuno di noi contribuisce ogni giorno al riscaldamento globale.

Una fantastica animazione che ci mostra l'effetto sul clima del traffico di una normale metropoli come New York.
Nel 2010 New York ha emesso in atmosfera più di 54 milioni di metri cubi di CO2, cioè circa 2 tonnellate al secondo.
Il 75% di queste emissioni proveniva dagli edifici.
Se consideriamo che una tonnellata di anidride carbonica occupa un volume di quasi un metro cubo, ecco come apparirebbe la città se le  emissioni avvenissero tutte nello stesso punto... dopo un'ora.. dopo un giorno... dopo un anno!!!!
Buona riflessione!

mercoledì 18 dicembre 2013

RETI ANTI-SQUALO. Una strage silenziosa...

Da un interessante reportage di Tom Peschak di Save our Seas Foundation.

foto "Save our Seas Foundation"
Se ne sente spesso parlare, soprattutto dopo qualche attacco... ma a che servono? Come funzionano? E soprattutto, sono davvero efficaci?
Ho trovato questo interessantissimo reportage, che qui vi riassumo.

Le reti anti-squalo nascono in Sudafrica alla fine degli anni '50.
A seguito del boom economico e della colonizzazione turistica della costa orientale del Paese, gli attacchi mortali divennero sempre più frequenti e si scatenò il terrore, mettendo in crisi l'industria turistica appena nata. Inizialmente le autorità misero navi da guerra a pattugliare la costa e letteralmente a cannoneggiare gli squali!
Poi si escogitò un metodo più silenzioso e permanente, le reti, appunto; vennero posati...

martedì 29 ottobre 2013

HALLOWEEN DA SPIAGGIA!

Chauliodus sloani
per gentile concessione del
prof. Francesco Costa

da Wikipedia
HALLOWEEN???  
Fantastica idea quella del portale oceanografico della Smithsonian Institution!!
DAIII facciamo lo stesso sulla pagina facebook di Natura Esperire: sta arrivando Halloween, ebbene pubblicherò delle foto prese da internet (ovviamente con tutti i credits del caso!) di animali marini orridi e spettrali e...
VOI VOTERETE IL PIù SPETTRALE DI TUTTI cliccando "mi piace"!!
Vi aspetto su FB!
Dajeeee!

venerdì 18 ottobre 2013

ALLE RADICI DELLE SCIENZE NATURALI - n. 1. - PIERRE BELON (1517-1564)

Pierre Belon -
immagine in Public Domain
     La storia delle scienze naturali riveste un fascino tutto particolare, non solo perché si perde molto lontano nel tempo ed ebbe il suo fiorire dal Rinascimento in poi, ma anche perché, all'accuratezza e al fascino delle osservazioni che ci vengono narrate negli scritti di quegli studiosi antichi, si somma molto spesso la bellezza delle illustrazioni, quasi sempre prodotte dagli studiosi stessi; esse ci restituiscono perfettamente la stupefazione provata dai naturalisti durante le loro osservazioni e scoperte o, per dirla con le loro stesse parole, Les Observations de plusieurs singularités et choses mémorables (Pierre Belon, 1553).
     Erano i tempi in cui si andavano sviluppando le wunderkammer, e la curiosità....

mercoledì 15 maggio 2013

MIGRATION TIME !



Foto di Dûrzan cîrano su Creative Commons
ED A PROPOSTITO DI UCCELLI MIGRATORI, proprio in questi giorni - ma già da un mesetto - nel nostro paese arrivano i gruccioni, in cerca di aree per nidificare, dopo aver svernato in Africa. Nel  video linkato sotto potrete non solo vederli, ma anche ascoltare i loro richiami.
Quindi, amici, durante una passeggiata in campagna, se sentite questi "chioc", tutti col naso per aria: stanno svolazzando sopra alla vostra testa!
Si spostano in gruppo, scelgono come posatoi rami elevati e secchi, e poi si lanciano in brevi voli predatori, per poi posarsi di nuovo.
Questa specie così particolare ha esigenze ecologiche restrittive, nidificando solo su scarpate argillose, dove scava articolati sistemi di cunicoli, e nidificando all'interno di tali cavità. L'uso umano sconsiderato del territorio ha portato alla distruzione di molte zone idonee alla loro nidificazione, soprattutto gli argini dei fiumi.
Ecco quindi che la cementificazione degli argini ha non solo aumentato il rischio di alluvioni, ma anche eroso le zone di nidificazione di una specie migratoria.
Se li vedete solo per pochi giorni probabilmente sono solo di passo; sostano, si riposano e mangiano (insetti). Ma se rilevate la presenza persistente di gruccioni, probabilmente nella vostra zona ci sono ancora zone naturali idonee alla loro nidificazione. Sarà utile segnalarlo a qualche gruppo di ricerca ornitologica.
Buone osservazioni a tutti.