mercoledì 29 giugno 2011

SOS Chirotteri!!!


Fonte. http://www.flickr.com/photos/butsky/332213474/
http://animalphotos.info/a/2007/12/16/tiny-bat-with-sharp-teeth/

        Nei mesi di giugno e luglio i Chirotteri (pipistrelli, per gli amici) mettono al mondo i loro piccoli.
Può succedere di trovare dei piccoli in difficoltà, nel qual caso è bene chiamare subito gli esperti del Gruppo Ricerca Chirotteri, con base presso l'Università dell'Insubria, un gruppo che riunisce i ricercatori italiani che si occupano appunto dei piccoli mammiferi volanti!!
       Al link qui sotto troverete i contatti degli esperti italiani cui chiedere aiuto ed informazioni per prestare primo soccorso ai piccoli, nonché una mini-guida di primo soccorso in formato PDF, alla quale comunque devono essere sempre affiancati i consigli degli esperti.

http://biocenosi.dipbsf.uninsubria.it/chiroptera/girc/sos.html

       Vi consiglio di contattare gli esperti chirotterologi anche nel caso in cui voleste effettuare dei lavori di ristrutturazione/ammodernamento degli edifici, soprattutto per quanto riguarda tetti e solai. Gli esperti potranno fornire fondamentali consigli per effettuare i lavori in  modo da rispettare le esigenze delle eventuali colonie di chirotteri presenti nell'edificio o, perché no, per incentivarne la creazione di nuove.

MA CHI CE LO FA FARE?     

Pipistrelli ai riposo.
Fonte: http://www.flickr.com/photos/bubblemonkey
http://animalphotos.info/a/2007/12/16/just-hanging-around

       I chirotteri delle fasce temperate sono importantissimi, nonché abilissimi, predatori di insetti ed il loro contributo nel contenerne le popolazioni è davvero massiccio. 
       Un singolo pipistrello può mangiare in una notte qualche migliaio di insetti, ed una colonia di alcune migliaia di pipistrelli può arrivare a consumarne fino a 10 kg in una notte. Ciò fa di questi piccoli mammiferi degli importanti agenti di lotta biologica, fondamentali nel mantenimento degli equilibri ecologici.
       A causa di questa dieta così specializzata, esclusivamente insettivora, ed alle loro ridotte dimensioni, però, i pipistrelli subiscono pesanti conseguenze dall'uso umano di pesticidi ed insetticidi nell'agricoltura intensiva, nonché il rapido accumulo nei propri tessuti di mutageni, metalli pesanti ed altri inquinanti, con ovvie conseguenze tossiche spesso letali.
       Ciò ha portato ad una drastica riduzione delle popolazioni. Per esempio, già 20 anni fa delle stime effettuate in Germania sull'occupazione di rifugi estivi (chiamati nursery, usati per la riproduzione), evidenziarono che le popolazioni studiate avevano subito una riduzione del 55% nell'arco di soli 14 anni!
       Molte specie tropicali sono invece esclusivamente frugivore, contribuendo alla dispersione dei semi, o addirittura nettarivore, essendo così vettori indispensabili e spesso esclusivi dell'impollinazione di certe specie di piante!

AH, A PROPOSITO...
        Il 2011-2012 è stato dichiarato l'Anno Internazionale del Pipistrello, su iniziativa della Convenzione UNEP sulle Specie Migratorie. Migratorie? Eh sì, infatti tutti i pipistrelli europei cambiano rifugi tra estate e inverno. Poche specie spostandosi solo di qualche chilometro; altre spostandosi in media 30-250 km; e varie altre effettuando viaggi lunghi fino a qualche migliaio di km.

http://www.yearofthebat.org/

giovedì 9 giugno 2011

U.N. World Oceans Day - La Giornata mondiale degli Oceani

       Solo da pochi anni la data dell'8 giugno è ufficialmente festeggiata, pur se essa fu dichiarata fin dal 1992 come la Giornata Mondiale degli Oceani, quando la Convenzione Internazionale sulla Biodiversità, la CBD, fu firmata a Rio de Janeiro.
      Ma leggiamo quali sono gli obiettivi più incalzanti del Piano Strategico  della Convenzione, che le Nazioni Unite propongono per il prossimo decennio 2010-2020, il Decennio della Biodiversità, mentre il mondo celebra questa giornata con gli eventi più vari.
      Da molti studi risulta ormai evidente che la biodiversità degli oceani è seriamente a rischio. Il progressivo impatto umano su questo ambiente, così immenso ma pur fragile, ha distrutto il 65% delle praterie di fanerogame, ha portato alla perdita del 19% della superficie originaria di barriere coralline ed alla minaccia di un ulteriore 35%. Nelle ultime due decadi, il 20% dei mangrovieti è andato perduto, e circa l'80% degli stock ittici di tutto il mondo sono completamente stati sfruttati o sono sulla via del  sovrasfruttamento.
      Molti di questi problemi sono ai più sconosciuti, ma fa piacere apprendere che la CBD ha deciso, durante la scorsa Conferenza delle Parti a Nagoya, attraverso gli "Aichi Biodiversity Targets", di dedicare la giornata mondiale della Biodiversità 2012, nel ventesimo anniversario della Convenzione, alla biodiversità marina e costiera.
      L'obiettivo primario sarà la "sostenibilità blu". Tra le altre cose, entro il 2020 dovranno essere aumentate le aree marine protette globali, dal miserrimo 1% odierno fino al 10%. Non a caso, il 2012 è anche la scadenza che era stata stabilita durante il Summit Mondiale per lo Sviluppo sostenibile nel 2002, proprio per l'aumento della superficie marina mondiale protetta!!
      Speriamo che l'obiettivo venga raggiunto!
      Purtroppo la CBD è una convenzione di indirizzo, che non prevede quindi sanzioni di alcun tipo, il che può rappresentare un serio problema per quei Paesi, come l'Italia, nei quali l'opinione pubblica, insieme alla classe dirigente, non hanno la percezione che il valore di un bene ambientale non passa esattamente per la sua rozza monetizzazione ma piuttosto per i benefici che la società ne ricava in termini di servizi ecosistemici!

Il Piano Strategico CBD - Gli obiettivi di Aichi